Iniziativa di “Libera, contro le mafie”

Sono davvero felice poter pubblicare questa locandina, a nome dell’associazione Paolab, che ci è stata inviata dal coordinamento dell’iniziativa pubblica del prossimo 21 luglio; rinnoviamo quindi il nostro impegno ed intenzione di formalizzare al più presto in consiglio direttivo l’adesione a Libera, e versare così la quota di partecipazione annuale.

Qui di seguito inserisco anche il messaggio di invito, che facendolo nostro come  aps Paolab, in stratta condivisione a nostra volta lo estendiamo a tutti coloro i quali sono fortemente contrari alle mafie.

<<Gent.me Professoresse, Preg. mi Professori, Care Amiche, Cari Amici
vi scriviamo per invitare le organizzazioni e le istituzioni da voi rappresentate (e, ovviamente, voi in prima persona) ad un’iniziativa che il Coordinamento Cosentino di Libera sta allestendo a Paola per il 21 luglio, data molto significativa poiché, come di certo non vi sfuggirà, ricorre l’anniversario dell’assassinio, da parte della mafia locale, di Tonino Maiorano, un innocente operaio forestale colpito dai sicari per errore al posto del boss Giuliano Serpa, suo “collega” di lavoro.

Da molto tempo, ormai, a Paola si suole commemorare l’evento con una pubblica manifestazione di sensibilizzazione sui temi della memoria e dell’impegno; già l’anno scorso, d’altronde, il Coordinamento Cosentino di Libera è stato invitato in un dibattito molto partecipato tenutosi nella stessa data.

La traccia scelta per la discussione di quest’anno si articola lungo i percorsi che le organizzazioni antimafia compiono tanto faticosamente, sugli ostacoli che esse incontrano sul loro cammino, sulle difficoltà di attecchimento che questa nuova mentalità trova nel territorio calabrese. Naturalmente, non abbiamo di certo l’intenzione di edulcorare il dramma che vive chi si oppone a viso aperto alla prepotenza mafiosa, né limitarci ad officiare un rito consolatorio e un po’ depresso; la nostra intenzione è, piuttosto, quella di far passare il messaggio che siamo in guerra, benvero, ma che possiamo vincere.  Nello specifico, il “sottotitolo” della serata sarà: resistenza e ribellione.

L’idea è venuta riflettendo sul caso Miccoli: all’indomani della pubblicazione delle intercettazioni della telefonata tra il calciatore e il figlio del boss palermitano, la società calcistica ha immediatamente preso le distanze da quello che fino a quel momento era stato l’uomo di punta della squadra, rifiutando di rinnovare il contratto in scadenza. A ciò si è aggiunta la reazione della società calcistica leccese che, pur avendo tutto l’interesse ad aggiudicarsi per pochi soldi il bomber caduto in disgrazia, ha rifiutato di ingaggiarlo. Orbene, la domanda che ci siamo posti è: se fosse capitato dalle nostre parti, un fatto del genere quale epilogo avrebbe avuto? Purtroppo, siamo convinti che in molti si sarebbero trincerati dietro il garantismo un po’ ipocrita dei tre gradi di giudizio. Detto questo e osservato il fermento che da anni smuove le coscienze in Sicilia, visti i risultati che, pur con tutte le difficoltà si stanno consolidando, cosa manca alla Calabria affinché possa sgorgare la fonte dell’indignazione? Perché continua ad esserci tutta questa disponibilità nei confronti di un fenomeno che è la causa prima di gran parte dei nostri guai?

Hanno già assicurato la loro presenza il prof. Ercole Giap Parini, dell’Università della Calabria, sociologo esperto proprio sulle tematiche attinenti la criminalità organizzata, nonché Valeria Grasso e Tiberio Bentivoglio, entrambi testimoni di giustizia, le cui vicende (purtroppo, per tanti versi, speculari) dimostrano quanto sia significativa, più ancora che l’efficienza della rete di protezione amministrativa, la solidarietà e il sostegno dei cittadini nei confronti di chi ha avuto il coraggio di ribellarsi.

L’iniziativa appena delineata è la prova che, sul Tirreno, l’anno trascorso non è passato invano: oltre al perfezionamento dei programmi già in corso (pensiamo soprattutto al progetto “Fuoriclasse” in atto a Scalea e alla bella affermazione del Liceo “Metastasio” di Scalea al concorso nazionale “Regoliamoci”), Libera ha infittito la rete di associazioni e singoli interessati a collaborare al nostro comune progetto, entrando in relazione con nuove associazioni e istituti scolastici del medio tirreno cosentino che hanno contribuito a diffondere  fattivamente i principi su cui si fonda da sempre il nostro impegno: si tratta di ASD Rugby Paola, Paolab, Azione Cattolica di Paola e Arci-Urlo del Sole di San Lucido oltre, naturalmente, all’Istituto Comprensivo “Isidoro Gentili” di Paola e all’Istituto Tecnico “Pizzini” di Paola. Insieme alle altre organizzazioni presenti sul territorio già vicine a Libera, sembra proprio che i tempi siano maturi per dar vita al Presidio del Tirreno.

Per questo saremmo lieti se, in occasione dell’evento del 21 luglio 2013 partecipaste all’iniziativa che si terrà a Paola in Piazza del Popolo, non solo per assistere al dibattito sopra delineato, ma anche perché, se lo ritenete opportuno, la serata potrebbe concludersi con un messaggio di “speranza attiva” consistente nella firma simbolica – da parte di tutte le associazioni e istituzioni coinvolte – dell’impegno a costituire ufficialmente il Presidio Tirrenico.

 

Per il Coordinamento di Libera “Roberta Lanzino”

 

Marta Perrotta

Edoardo Stefano>>