Gli auguri di buone feste di Paolab!

Cari amici, collaboratori, membri, simpatizzanti e compagni dell’associazione Paolab.

Siamo arrivati al 31 di dicembre, e bisogna tirare un po’ le somme dell’anno che sta per finire per sempre sui libri di storia. Di sicuro saremmo stati tutti piu’ felici di ritrovarci qualche centinaia di euro in piu’ da spendere questa notte tra botti e cenoni, ma purtroppo come ben sappiamo la crisi economica ha fortemente colpito il Bel Paese, continuando a produrre effetti  che con la festa hanno poco a che vedere; gli scandali della politica si impadroniscono anche del clima giocondo delle festivita’natalizie.

Ma se da un lato siamo piu’ poveri sotto il profilo del capitale economico, dall’altro c’e’ da valutare positivamente l’incrememtno di capitale sociale che in questi ultimi anni si e’ accresciuto proprio grazie a quei movimenti che mal sopportano lo sviluppo della  globalizzazione di stampo capitalistico.

Volendo tirare le somme per quanto invece concerne la sitiuazione regionale – locale, si deve innanzitutto ricordare che purtroppo nei palazzi del potere continua a dilagare il malaffare, le inchieste giudiziarie hanno segnalato come il 2011 abbia rapppresentato un anno di continuita’ col passato, il caso Morelli (consigliere regionale della Calabria – Pdl- ) e’ su questo emblematico.

La ‘ndrangheta continua a fare i suoi sporchi affari continuando a seminare morte e disperazione per tutti. I danni provocati all’ambiente e l’incremento delle malattie tumorali per i cittadini che vivono in determinate zone della regione porta a galla una realta’ che va avanti ormai da tempo: lo scarico di rifiuti radioattivi, pericolosi e nocivi per l’ambiente e coloro che ve ne fanno parte’ dunque, anche per noi, sono piu’ che un banale allarmismo. La delegazione di politici provenienti dall’Ue per prendere atto e cercare soluzioni (?) rispetto al torrente Oliva d’Amantea stanno a sottolineare come le verita’ che il popolo ben conosce, non sono certo storielle raccontate per mettere paura la notte del 31 ottobre.

Ragionando invece sulla situazione paolana, le cose che putroppo piu’ di altre risultano lampanti perche’ sotto gli occhi di tutti sono: i lavori presso l’incrocio a raso di via Nazionale con la Statale 18 a largo Frejus e le recinzioni poste la scorsa estate sul lungomare S. Francesco, per ospitare il futur(istico) porto.  E’ incredibile come i lavori a largo Frejus procedano a rilento, e come gli stessi operai versino in un pericolo latente viste le misure di sicurezza praticamente minime. Giusto per fare un esempio, si pensi ad un gruppo di parenti giunti nel quartire di Fuscaldo, Scarcelli, per le nozze della loro amata nipote. Ora, come ben noto molti dei nostri parenti sono costretti a vivere al di fuori del mezzogiorno per le scarse opportunita’ lavorative, e per codesto motivo non sono a conoscenza del cantire gia’ indicato. Mettiamo che la cerimonia si tenga in una chiesa a Paola, il Duomo ad esempio; la strada che verra’ percorsa dalle molte auto sara’ quasi certamente quella provinciale. E’ strano che ai diversi incroci (per capirci: via San Michele, via San Salvatore e via dei Frati Minimi), non vi sia nessun chiaro segnale ad indicare la deviazione posta a largo Frejus che porta verso il bivio per andare a Rione Croce. Ritornando alle “nostre nozze”, lo sposo dovra’ avere molta pazienza prima che la sposa e la famiglia della stessa riesca a giungere in chiesa!

Come reagire a tutto questo?

La maggior parte dei partiti politici, a cominciare proprio da quelli piu’ grossi (o grassi?), sembra che  non hanno cambiato il modo di fare dei partiti della <<prima repubblica>>, facendo emergere come di fatto questa operi attraverso i partiti, in forte continuita’ rispetto quella che genericamente chiamano <<seconda repubblica>>.

La crisi dei partiti politici e l’appiattamento dell’informazione politica proveniente dai mass media non hanno pero’ affievolito la voglia e la passione degli italiani, che hanno deciso di dar sfogo alla volonta’ di riunirsi e costituire associazioni. Il riferimento agli artt 17 e 18 della nostra Carta Costituzionale ed alla lungimiranza dei costituenti non e’ qui un caso fortuito.

In questa tendenza da qualche mese Paolab ha ripreso a lavorare energicamente come qualche anno fa, per cercare in primis di fare informazione ed accrescere la conoscenza reciproca sulla natura delle problematiche del nostro tempo, per cercare soluzioni sotto varie sfaccettature.  Le iniziative che sono state fatte, quelle che sono in atto e quelle che verranno mirano proprio a questo. Da quanto ho avuto modo di osservare, la voglia di partecipare e di rendere finalemente matura la nostra democrazia e’ alta. Sono quindi certo che attraverso l’impegno ed il lavoro di tutti, riusciremo a far crescere Paolab sia sotto i caratteri qualitativi che quantitativi.

Con questa certezza nel cuore e nella mente, auguro a tutti di trascorrere una buona fine e un buon principio per il nuovo anno. Auguroni!

 

Emanuele Carnevale